Arte in Arti e Mestieri XX+IV – Marco Polo 700. Tra Oriente e Occidente
L’edizione XX+IV della Rassegna
Nel 2021, a vent’anni dalla sua prima edizione, la rassegna Arte in Arti e Mestieri non è più stata a tema libero, ma si è offerta come un attesissimo momento di confronto per l’arte e la cultura italiana su un tema, scelto con cura tra le ricorrenze dell’anno in corso. Dopo gli eventi realizzati per i 700 anni dalla morte del Sommo Poeta (Dante Eterno 1321-2021), per i 100 anni dalla nascita del poeta di Casarsa (100% Pasolini) e i trent’anni dalla morte del Maestro riminese (Favoloso Fellini!), quest’anno proponiamo al pubblico Marco Polo 700 (1324 – 2024). Tra Oriente e Occidente, un evento e un libro concepito a 700 anni dalla scomparsa dell’illustre veneziano.
Celebre viaggiatore (Venezia 1254 - 1324), giovanissimo accompagnò il padre Niccolò e lo zio Matteo nella importante ambasceria presso il gran khan̄ Qūbīlāy, su incarico di Papa Gregorio X. Partito nel 1271 da Laiazzo, intraprese un lungo viaggio attraverso l'Asia in regioni pressoché ignote agli Europei giungendo infine a Pechino. Entrato nelle grazie del sovrano, soggiornò diciassette anni in quel paese, conducendo per lui importanti missioni in Asia orientale, che gli consentirono di conoscere usi, costumi e lingue dei popoli che vi risiedevano. Col padre e lo zio si imbarcò al seguito di una spedizione navale che accompagnava una principessa cinese come sposa da Argunkhān, sovrano di Persia.Dopo quasi due anni di viaggio giunse a Hurmūz, dove soggiornò per nove mesi presso la corte persiana e ripartì poi per Trebisonda, Costantinopoli, Negroponte, tornando infine a Venezia, dopo venticinque anni di lontananza (1295). Durante una prigionia a Genova (forse catturatoa seguito della battaglia navale di Curzola, 1298), dettò la relazione dei suoi viaggi a un compagno di nome Rustichello da Pisa, che la trascrisse in franco-italiano. La relazione, nota col titolo de Il Milione, ricca di informazioni e osservazioni raccolte da Marco Polo durante il suo lungo viaggio, si diffuse ampiamente in tutta Europa.
L’edizione XX+IV di Arte in Arti e Mestieri è aperta ormai a contributi artistici e culturali diversi, includendo la letteratura, la musica e l’illustrazione, fornendo spazio ai linguaggi tradizionali dell’arte (disegno, pittura, scultura, incisione ecc.) e a quelli più attuali come l’installazione e la performance. L’esposizione è riservata ad artisti invitati direttamente dal curatore e a giovani “Under 40” in una sezione a concorso intitolata all’artista Giovanni Carrera.
Marco Polo 700: il libro
Come già nelle precedenti edizioni, anche quest’anno abbiamo concepito un volume che non si riducesse soltanto al catalogo della XX+IV edizione della Rassegna; il tema scelto e la pluridisciplinarità delle collaborazioni ha richiesto che fosse un libro composito contenente preziosi contributi appositamente ideati e realizzati da artisti, poeti, scrittori e saggisti in omaggio a Marco Polo. Volevamo proporre un libro che fosse da leggere oltre che da guardare, da collezionare oltre che da sfogliare, da scoprire attraverso percorsi volta a volta differenti, seguendo il momento, il gusto, l’interesse e l’estro del lettore/spettatore.
Questo volume che state sfogliando apre con i versi di alcuni poeti contemporanei in omaggio all’illustre veneziano: si va dagli ‘spettralismi’ di Amedeo Anelli, ai funambolici ottonari di Franco e Mauro Carrera, dal ‘canto a dispetto’ di Giovanni Fontana al componimento sintetico di Oronzo Liuzzi, dal calligramma visuale di Ruggero Maggi alle strofe lineari di Giorgio Moio e allo schematismo visivo di Gian Paolo Roffi.
Il senso di questo nostro sincero tributo al grande viaggiatore emerge anche da alcuni interessantissimi saggi e testi letterari: da quello etno-antropologico di Chiara Allegri al preziosissimo frammento di Jabir Ibn Ahmad, dall’attualissima meditazione di Gian Ruggero Manzoni all’excursus etnografico-letterario di Erika Martelli, dalla riflessione speculare di Guido Andrea Pautasso all’inedito biografico di Lamberto Pignotti, dal dettaglio di fondale di Carlo Alberto Sitta all’omaggio sentito a Marco Vallora e al ‘castelliano’ divertissement di Alessandro Zontini.
Impreziosiscono ulteriormente il volume dei brevi focus sull’opera musicale Marco Polo 700 del grande musicista contemporaneo Pier Luigi Andreoni, sulla figura geniale e poetica di Alberto Casiraghy e sulla formidabile ‘coppia in arte’ Nadia Nava & Sergio Borrini.
Dopo questa ricchissima parte testuale, inizia finalmente la Galleria delle opere in mostra.
Gli Artisti Invitati
Paolo Albani e Giovanni Fontana giocano magistralmente con le parole per raccontarci un Marco Polo da rileggere. Nel suo La via della seta Albani ci propone un arguto metagramma da Polo a Seta. Fontana invece con il suo canto a dispetto celebra un personale Postremo rito in andata e ritorno (o del cannibalismo zelante).
Grazia Badari, Sergio Borrini e Nadia Nava srotolano portolani veri e presunti, visualizzando il percorso sulla carta. Il sogno di Marco Polo di Badari non è altro che una mappa informale. L’avventuroso viaggio di Marco Polo di Borrini disegna una carta molto più dettagliata. Quasi uno story-board esistenziale con figurine Liebig è Il Milione di Nava.
Angelo Bianchi, Dario Brevi, Vito Cerabona, Nero Corsa & Didi, Carlo Iacomucci e Andrea Pellicani focalizzano la loro attenzione sul viaggio come atto fondante della conoscenza e dell’identità. Via della seta di Bianchi sembra volerci indicare la strada più lunga. Brevi distilla una lampante ambilogia con il suo Abito i due mondi. Ha la forza dichiarativa d’un segnale The way to Cathay di Cerabona. Un perfetto sunto simbolico e infantile è San Marco Polo di Nero Corsa + Didi. Iacomucci ci informa con un passaporto pittorico nel suo Il viaggio di Marco Polo. Pellicani materializza un diorama postmoderno per il suo Il viaggio.
La metonimia è la cifra dei lavori di Benedetta Bonichi, Luca Compiani e Omar Galliani. Un recupero dei bachi all’origine del fil rouge sono Kaiko 1 e 2 di Benedetta Bonichi. Minimalismo puro è il Souvenir de Chine di Compiani. Una pagina preziosa Dal quaderno dei miei disegni d’oriente è l’opera di Galliani.
Anna Boschi, Giuseppe Calandriello, Fernanda Fedi, Gino Gini, Giorgio Moio e Massimo Turlinelli indagano i potenziali illimitati della scrittura, mezzo fondante della trasmissione di saperi, reali e immaginari tra Oriente e Occidente. Lettera alle ombre di Marco Polo di Boschi è un messaggio profondo e intimo. Di una scrittura intermedia è Asemic map of the silk road di Calandriello. Percorso intertestuale e calligrafico è A Marco Polo di Fedi. Gini ci fornisce, con Progetto Marco Polo n.03, di una vera bussola verbovisuale. Poesia visiva con la chiarezza del manifesto è Essere di Giorgio Moio. Mistero ed evidenza confliggono e coesistono in 309 di Turlinelli.
Hector Oscar Canale, Andrea Cesari, Maria Cristina Crespo e Gian Antonio Cristalli, tratteggiano un impossibile quanto irrinunciabile ritratto del viaggiatore veneziano. Marco Polo, Kablai Kan Y Kokechin di Canale è un raffinato gioco di specchi. Con Io aperto verso il mondo, Cesari sottolinea il valore comunicativo del messaggio di Polo. Vaso di Marco Polo di Crespo è un significativo vaso-ritratto che contiene una pluralità di sensi. Cristalli con Un Milione di Marco Polo moltiplica le chiavi di lettura del personaggio.
Rarefatto e materialmente altro è il legame delle opere di Barbara Grossato, Ruggero Maggi, Maurizio Osti e Valdi Spagnulo con il tema poliano. Acutamente evocativo è il viaggio delle meraviglie di Barbara Grossato. Tutt’affatto concreto e stimolante è La realtà delle cose di Maggi. Opera tutta da leggere nelle direzioni è Lybris la via della seta di Osti. L’opera di Spagnulo, con le cautele del caso, è uno strumento di conoscenza al pari d’un sestante.
Giocose e brillanti poesie visuali sono le opere di Lamberto Pignotti e Gian Paolo Roffi. Con il suo Marco Polo. Shangai Lily Pignotti riprende il tema della sua pseudo-pagina autobiografica. Pura arguzia verbo-visuale-enigmistica è il Rebus a Marco Polo di Roffi.
Il Premio “Giovanni Carrera”
La Sezione a concorso (Under 40) è intitolata quest’anno all’artista Giovanni Carrera, mio fratello, scomparso prematuramente lo scorso anno. Grande ceramista, appassionato pedagogista, persona dalla profonda spiritualità, è nelle intenzioni della Fondazione “F. Bertazzoni” e del curatore ricordare in questa occasione l’artista e l’uomo, che ha lasciato un segno profondo in coloro che lo hanno conosciuto.
Per la selezione e l’assegnazione del Premio, quest’anno la Fondazione “F. Bertazzoni” si è avvalsa di due commissioni qualificate che si sono trovate concordi nel verdetto finale. Dopo la scelta delle opere ammesse in data 30 maggio 2024 alla fase finale del Premio da parte della Commissione Selezionatrice, il 2 luglio 2024 si è riunita la Commissione Giudicatrice composta da Fabrizio Binacchi giornalista; Giovanni Marani, Presidente della Fondazione Scuola Arti e Mestieri “F. Bertazzoni”; Alessandro Guastalli, Sindaco del Comune di Suzzara; Erika Vecchietti, Conservatrice della Galleria del Premio; Stefano Roffi, curatore; Alessandro Zontini, collezionista.
I giurati della Commissione Giudicatrice sono stati concordi nell’assegnare il Premio “Giovanni Carrera” all’opera in porcellana Va dove io non riesco ad andare di Jiaming Du, per l’efficace sintesi del mondo di Marco Polo realizzata con brillante perizia. Mauro Carrera ha invece scelto personalmente l’opera Trovarti di Elisa Baldissera per conferire il Premio del Curatore per la straordinaria qualità dell’opera presentata alla rassegna.
La Commissione Giudicatrice ha segnalato, inoltre, le opere: Tieni il viso velato #2 di Isabella Anna Anghelache, Ritratto non finito di Marco Polo di Arianna Avanza, Meta di Serena Brancaccio, Congiunzioni di un viaggio di Silvia Cogo, Le devisement dou Monde di Jessica Ferro, L'albero solo del Khorasan di Isabella Maria Gisotti, Tu sei qui di Alessia Natale, Suggestioni in materia di Francesca Panella, Ong Ong di Carlo Alberto Rastelli, Es. 1 “Traccia i confini” di Demis Rosa, Il Viaggio di Emanuela Alexandra Sandu e Argia di Chongyang Zhang.
Anche le opere di Umberto Agostino, Asia Canali, Marina Caputo, Giuliana Cerabona, Francesca Cipollini, Dalila Di Corso, Martina Esposto, Sofia Gamba, Serena Gamberini, Sofia Magnante, Jonathan Mavrovic, Zibo Meng, Federica Parizzi, Stefanita Popa, Melisa Preci, Alice Rossi, Ariella Rossi, Giacomo Sala e Agnese Zavoli, scelte come le precedenti dalla Commissione Selezionatrice, sono state apprezzate dalla Commissione Giudicatrice.
Per questa XX+IV edizione di Arte in Arti e Mestieri il mio ringraziamento va alla Fondazione Scuola di Arti e Mestieri “F. Bertazzoni” – nelle persone del Presidente Giovanni Marani, del Direttore Alberto Ferrari, della Segretaria Cristina Manara, di Chiara Gallo e di tutti i collaboratori – che hanno lavorato con straordinaria professionalità a questo evento; ad Elena Fermi, senza la quale non avremmo potuto neanche immaginare di realizzare questo volume, alla mia famiglia che mi ha concesso di ricordare mio fratello Giovanni, a Marco Vallora, agli artisti, agli autori, ai collaboratori, alle istituzioni e agli sponsor che hanno reso possibile questa importante rassegna e questo bellissimo libro di cui andiamo davvero orgogliosi.
Mauro Carrera