Scuola di Arti e Mestieri F. Bertazzoni Suzzara

Edizione 2021

Arte in Arti e Mestieri XX+I
Dante Eterno 1321- 2021

Con la funzione dichiarata di introdurre la materia di cui si tratterà, sebbene insofferente agli eccessivi preamboli, mi corre l’obbligo di dare alcune necessarie informazioni.
Dopo vent’anni di vita, la rassegna Arte in Arti e Mestieri vuole decisamente cambiare pelle: l’attuale edizione – non a caso segnalata come la XX+I – non è più un agone a tema libero per gli artisti della penisola, ma piuttosto il terreno di confronto per esponenti della cultura italiana su un tema scelto di anno in anno. Per il 2021 non abbiamo faticato a trovare nel simbolo della cultura nazionale il tema centrale della nostra manifestazione. In quest’anno – per tanti aspetti difficile – della storia recente ricorrono infatti i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, padre della lingua e della letteratura italiana. Riguardo all’importanza dell’Alighieri per la nostra cultura non intendiamo tediare il lettore con pleonastiche e retoriche parole, lasciamo volentieri spazio agli scrittori e agli artisti che ne sveleranno aspetti tutt’affatto originali; ci limitiamo quindi a rivolgere al padre nobile della nazione un appassionato ricordo e un grato pensiero.
L’eccezionalità della ricorrenza, l’inizio d’un nuovo ciclo nella rassegna, la pandemia che ha funestato il biennio 2020/2021, l’inadeguatezza ormai certificata dall’editoria dello strumento catalogo, ci hanno spinti a immaginare la presente edizione non solo come un doveroso documento dello sforzo degli artisti e nostro per fornire un evento all’altezza di un pubblico smaliziato da un ventennio di frequentazione; abbiamo immodestamente desiderato che fosse un vero e proprio libro, da leggere oltre che da guardare, da collezionare oltre che da sfogliare. Un catalogo ha vita troppo breve, mentre l’Alighieri merita un monumentum aere perennius: è nato quindi Dante Eterno 1321-2021, un volume che oltre a rappresentare una preziosa testimonianza della XX+I edizione della rassegna, ha l’ambizione di essere un raffinato libro d’arte e letteratura che raccoglie preziosi contributi appositamente ideati e realizzati da artisti, poeti, scrittori e saggisti in omaggio al Sommo Poeta.

Si incomincia – e come altrimenti – con il I canto dell’Inferno così come lo immaginava nella sua ideale edizione Marzio Pieri, uno dei più originali dantisti italiani, accademico, critico
letterario, scrittore e, soprattutto, preziosissimo amico, venuto a mancare un paio d’anni or sono, nel pieno dell’elaborazione della sua eterna Commedia.
Ne parlavamo spesso. Mi chiese di aiutarlo a trovare fonti iconografiche contemporanee – gli piacevano molto le opere dei miei amici Paolo Collini e Mauro Davoli – per “commentare” la “Versione di Marzio”. A lui dedico questa mostra e questo libro, che inizia – mercè il suo gentile figlio Bernardo – con un suo frammento. A Marzio Pieri e a Franco Battiato, scomparso anche lui di recente, è dedicato con affetto questo libro.

La poesia fa il suo ingresso nella Rassegna con le emozionanti letture dantesche, sonora Malebolge e verbo-visuale Bolgia, dell’eclettico poliartista Giovanni Fontana, con l’intenso testo poetico E quindi uscimmo a riveder le stelle e l’immagine omonima del versatile Gian Ruggero Manzoni, con l’ironica e raffinata ACCADE (è il titolo) di Francesca Tuscano e le nugelle in versi 2021: PANDEMIA (d’) antan = PANDantEManIA di Mauro Carrera. È poi la volta dei preziosi e inqualificabili contributi testuali (Dan…), visivi e concettuali (“rifletti”!...) di un grande dell’arte contemporanea, dantista d’eccezione e lunga data, quel Luca Maria Patella di cui come amico non distinguiamo più – come per l’autore/protagonista della Commedia – le qualità di artista, pensatore e personaggio.

A questo segue un estratto Uomini fummo, e or siam fatti sterpi dal romanzo di successo, di recente vincitore del Premio Internazionale “Città di Como”, Nella pietra e nel sangue di Gabriele Dadati (per gentile concessione © Baldini&Castoldi s.r.l.), un giallo storico sulle vicende terrene di Pier delle Vigne, uno dei personaggi più memorabili del poema dantesco.

Si prosegue con Una noterella su Dante e James Joyce, breve e intrigante, partorita dalla fervida mente del raffinato artista e acrobatico saggista Paolo Albani, accompagnata da una bella foto di Giovanni Zaffagnini. Dopo Reportage de l’Enfer. Doré illustra Dante, breve testo del curatore sulla prima cantica della Commedia vista dall’immaginifico e popolarissimo illustratore, si torna a un saggio di grande interesse – Passatismo? Dante - Marinetti = FUTURISMO! – dell’esperto e curioso scrittore Guido Andrea Pautasso sugli ondivaghi rapporti tra Dante e il padre del Futurismo e al documento Dannati o Superuomini? L’esposizione delle imprese dantesche di Doré, Scaramuzza e Nattini alla Fondazione Magnani-Rocca del puntuale Stefano Roffi, sulla storica mostra da lui curata. Assolute chicche per addetti ai lavori (e non) sono il brillante e acuto studio La verticale del giudizio. Michail Bachtin e il cronotopo della Commedia della preziosa Francesca Tuscano e il divertente e imprevedibile Due capolavori a fumetti: la Divina Commedia di Go Nagai e l’Inferno di Topolino del bibliofilo Alessandro Zontini, che concludono con brio la sezione dei saggi.

Contributi su altri linguaggi possibili sono il resoconto di un bellissimo progetto coreografico, ispirato agli affreschi di Luca Signorelli a Orvieto e all’iconografia dantesca, dal titolo Apocalisse Nova, del coreografo di danza butoh Alessandro Pintus e l’evocativa composizione Dante, ideata dal colto musicista Marco Lucchi su due terzine di Mauro Carrera.

Solo al termine di questa ricchissima parte testuale – con La poetica multi-sensoriale/mediale di Lamberto Pignotti, che Mauro Carrera dedica a Lamberto Pignotti per il conferimento del Premio alla Carriera Arte in Arti e Mestieri XX+I e una presentazione della mostra da parte del curatore – inizia finalmente la magnifica Galleria delle opere in
mostra in questa XX+I edizione di Arte in Arti e Mestieri che, come un ringraziamento e come un auspicio, quest’anno ha per titolo Dante Eterno 1321-2021.

Mauro Carrera