Scuola di Arti e Mestieri F. Bertazzoni Suzzara

Edizione 2007

Anche quest’anno si sono aperte le porte al premio di Arte in Arti e Mestieri giunto alla 7a edizione, e come sempre il presidente ing. Carlo Bondioli mi ha caldamente raccomandato di rivolgere l’invito ai giovani artisti, ai quali abbiamo dedicato le nostre maggiori attenzioni. Mi sono valso della collaborazione di un giovane critico, prof. Mauro Carrera, esperto di arte contemporanea, con il quale si è concordata una via da percorrere creando una sinergia armonica che portasse a un buon risultato dell’esposizione. Il premio, come nelle scorse edizioni, è stato aperto ad autori di qualsiasi espressione artistica, creando così un panorama ampio di opere, che ci dà modo di conoscere più a fondo il pensiero sull’arte, non fine a se stessa, ma che percorre tempi e spazi a incarnare idee innovative, lasciando una traccia indelebile. La giuria giudicatrice, prima di assegnare il premio, ha ammesso la difficoltà di compiere una scelta, considerando che, nonostante l’ottima qualità delle opere, l’osservanza del regolamento, talvolta, ne impediva la premiazione. Proprio per questo motivo, anche le opere non premiate sono da considerarsi ugualmente valide, alla stregua delle vincitrici. L’opera del pittore Cortellazzi Rossano, il “Cassettone” vincitrice del premio, espressa con estrema sintesi grafica e coloristica, mette in risalto le buone qualità pittoriche attraverso la tematica di un ricordo della propria infanzia. Di grande interesse l’opera scultorea di Sassi Michele “Il tatuaggio” la quale mette in risalto l’alto livello plastico e la conoscenza del mestiere. Il richiamo a Wildt per quanto riguarda la scelta della materia, rende ancora più prezioso il realismo, sublimato dalle luci e dalle ombre, e rafforza le già evidenti qualità scultoree. Non da meno si sono rivelati gli artisti segnalati: i pittori Josh George con “Transplanting away from citezenry”, uno spaccato della metropoli statunitense in un angolo di emarginazione sociale, visto con occhio analitico e con tecnica pittorica molto personalizzata. Canuti Massimo con “Pegaso ai giardini pubblici” artista impegnato sui temi sociali dell’infanzia, recupera ricordi ormai dimenticati dalle nuove generazioni. Barletta Maddalena con l’opera “Referti generazionali 19” ha esaltato la sua ricerca pittorica con una tecnica a strappo d’affresco; il monocolore con alternanza di grigi mette in evidenza i referti come indelebili passi nel tempo. Sala Giovanni con “Simbiosi”, il volto umano sdoppiato con due profili come a identificare due persone in un’unica materia e pensiero. Mazeraj Erjon con la ceramica “Ofelia”, una maschera con pathos interiore che evidenzia la tecnica antica dell’ingobbio. Non per ultima la bella incisione di Sicchiero Maurizio “Un peso e due pannocchie”, artista premiato al Premio Suzzara; ancora una volta esprime con la sua forza incisoria, la sicurezza di chi conosce il mestiere, senza trascurare la veridicità poetica del linguaggio. In ultimo il mio grazie a coloro che hanno collaborato alla realizzazione della mostra:il Direttore ing. Alberto Ferrari e le dott.sse Cristina Manara e Ilaria Bovi. AZEGLIO BERTONI